PROGRAMMA 10ª EDIZIONE

Il Torino Crime compie dieci anni e si svolgerà dal 10 al 18
ottobre.

PER INFO E PRENOTAZIONI: https://linktr.ee/torinocrime

torinocrimefestival@gmail.com

OGR: Binario 3 – Corso Castelfidardo 22, Torino

MUSEO EGIZIO: Via Maria Vittoria 3/M, Torino

FONDAZIONE OMI: Via San Massimo 21, Torino

LAD LICEO ARTISTICO DEL DESIGN: Via Barbaroux 25, Torino

UNIVERSITA’ POPOLARE -PALAZZO CAMPANA: Via Carlo Alberto 10, Torino

CIRCOLO AMICI DELLA MAGIA DI TORINO: Via Juvarra, 13 Torino

Scarica il PROGRAMMA 2025

Il programma

Inaugurazione ufficiale del Festival
OGR Torino – Binario 3
Corso Castelfidardo 22, Torino – Ore 21
Stefano Nazzi in dialogo con Andrea Malaguti presenta il suo nuovo libro: PREDATORI – I Serial Killer che hanno segnato l’America

Ci sono stati anni, in America, in cui il male sembrava annidarsi ovunque. Nei parcheggi bui, ai lati delle strade, nelle case più insospettabili. L’FBI l’ha de-finita «l’epidemia», l’età dell’oro dei serial killer, che tra gli anni Sessanta e Novanta furono quasi duemila. Uccidevano in silenzio, con metodo, con fantasia e, spesso, con una faccia rassicurante. «Siamo i vostri figli, siamo i vostri mariti, siamo dappertutto» ha detto Ted Bundy, uno dei più famosi. E aveva ragione. Con la sua prosa intensa e incalzante, Stefano Nazzi ripercorre quei decenni bui, portandoci nelle menti di alcuni dei più spaventosi serial killer americani. Come John Wayne Gacy, che vestiva da clown alle feste per bambini e seppelliva adolescenti sotto casa. Edmund Kemper, il gigante gentile che discuteva con gli agenti di Shakespeare e poi tornava a sezionare cadaveri.

David Berkowitz, il Figlio di Sam, che diceva di agire per ordine di un labrador posseduto dal demonio. E ancora, Dennis Rader, padre di famiglia e tecnico della sicurezza, che si firmava BTK – «Bind, Torture, Kill» – e Aileen Wuornos, che sosteneva di uccidere per difendersi, ma lo fece sei volte, a sangue freddo. E come Ted Bundy, colto, brillante, magnetico, «un tipico ragazzo americano che uccide tipiche ragazze americane».

 

(ingresso libero su prenotazione – www.ogrtorino.it)

Ore 17.00

“Il Respiro del veleno – Intrecci invisibili tra morte mito e potere”
Con: Massimo Centini e Simone Campa

Dove: Fondazione OMI – Via San Massimo 21, Torino

 

Nel veleno convivono scienza e superstizione, giustizia e crimine, religione e politica. È invisibile, ma lascia tracce. È antico, ma ancora attuale. È ovunque, anche dove non ce lo aspettiamo.

A partire dal suo nuovo libro “I veleni tra scienza e mito”, Massimo Centini propone una riflessione originale su uno dei protagonisti più oscuri e pervasivi della storia dell’uomo. Dalla filosofia greca alla magia rinascimentale, dalle corti reali ai laboratori contemporanei, il veleno ha sempre avuto un ruolo centrale nelle dinamiche di potere, nei riti di passaggio, nei gesti estremi di vendetta, sacrificio, punizione. Ma non è solo una questione di chimica: il veleno è anche narrazione, archetipo, simbolo. Evoca paura, seduzione, mistero.

La cronaca e la letteratura ne hanno fatto una presenza costante, capace di attraversare mondi apparentemente distanti – dalla stregoneria alla guerra biologica, dall’arte del delitto alla manipolazione psicologica.

A dare corpo sensoriale a questo viaggio sarà Simone Campa, che attraverso sonorizzazioni e vibrazioni dal vivo costruirà un paesaggio acustico in cui immergersi: un’esperienza sonora ispirata alle pratiche di sound healing, per evocare ciò che il veleno racconta senza parlare. Un incontro che mescola sapere e percezione, per esplorare la lunga relazione tra l’essere umano e le sue tossine: materiali, culturali, simboliche.

Ore 10.30 – 12,30 (incontro riservato alle scuole)
“Inganni invisibili – Riconoscere le trappole del web”
Con: Arma dei Carabinieri – Polizia Postale
Dove: Teatro Juvarra, Circolo Amici della Magia Via Filippo Juvarra 15, Torino

Un messaggio gentile, un profilo perfetto, un’offerta imperdibile: spesso basta un click per sentirsi al centro di qualcosa di speciale, ma dietro quella promessa può nascondersi una trappola. Le truffe di oggi non si trovano più solo per strada: viaggiano online, tra chat e social, sfruttando le nostre emozioni e il bisogno di sentirci parte di una relazione. C’è chi si finge un coetaneo per instaurare fiducia e poi chiedere foto, denaro o informazioni personali. Ci sono immagini e video creati con l’Intelligenza Artificiale che sembrano reali, ma servono solo a manipolare. E dietro questi inganni invisibili c’è sempre qualcuno che conosce bene le fragilità umane: la voglia di attenzione, la paura di restare soli, il bisogno di conferme. Per chi cade nella rete, le conseguenze non sono solo economiche: ci possono essere vergogna, senso di colpa, perdita di fiducia negli altri e persino traumi emotivi. Per questo è fondamentale imparare a leggere i segnali e non lasciarsi manipolare da ciò che, proprio perché non si vede, può fare più male.

 

Con la competenza della Polizia Postale, che ogni giorno affronta i pericoli nascosti della rete, e con l’esperienza dell’Arma dei Carabinieri, da sempre al fianco dei cittadini, impareremo a riconoscere gli inganni invisibili e a proteggere la nostra libertà digitale ed emotiva.

Marco Aimone – Presidente Circolo Amici della Magia

Assunta Esposito – Dirigente del COSC “Piemonte e Valle D’Aosta”

Domenico Audino – Comandante Nucleo di Psicologia Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle D’Aosta”.

 

Ore 18,00
“Il Labirinto del Mostro di Firenze”
Con: Roberto Taddeo e Daniele Piccione
Dove: Teatro Juvarra, Circolo Amici della Magia Via Filippo Juvarra 15, Torino

Diciassette anni di omicidi, più di cinquanta di indagini: il caso del Mostro di Firenze continua a essere un enigma che inquieta e intriga. Nonostante le sentenze della giustizia italiana, la vicenda rimane solo parzialmente risolta e lascia aperti quesiti cruciali e terribili.

Nel volume corale “Il Labirinto del Mostro di Firenze”, storici, scienziati, giuristi, inquirenti e ricercatori indipendenti si uniscono per affrontare le questioni ancora insolute: come si è realmente giunti al collegamento con il delitto del ’68? Ci sono segreti nascosti nelle indagini di Perugia? È davvero possibile, con le tecnologie attuali e attraverso analisi genetiche mai tentate prima, scoprire pezzi mancanti di verità? E ancora, conosciamo davvero la turbolenta vita di Pietro Pacciani, il contadino che è stato al centro dell’immaginario collettivo, dipinto ora come brutale assassino, ora come perfetto capro espiatorio di una storia di sangue più grande di lui?

Questo libro, come un prezioso filo di Arianna, guiderà il lettore attraverso i meandri più oscuri del “Labirinto del Mostro di Firenze”. Un viaggio cupo e avvincente in cui si fondono scienza e indagini, esoterismo e vita rurale toscana, voyeurismo ed eversione nera, offrendo una chiave per esplorare gli insondabili misteri che ancora avvolgono la saga criminale più controversa della storia italiana.

Ore 17.30
“Geopolitica dei conflitti invisibili”
Con: Claudio Bertolotti, Germano Dottori, Alessandro Politi, Valentina Ciappina
Dove: Università PopolarePalazzo Campana (Via Carlo Alberto 10, Torino)

Ogni guerra, anche la più evidente, ha un lato che resta in ombra: quello che perdura nel tempo, si trasmette attraverso le alleanze, influenza i mercati, modella le percezioni. A questa si affiancano forme di conflitto meno riconoscibili, ma altrettanto incisive: guerre che si giocano sulla disinformazione, sull’erosione del consenso, sulla manipolazione dell’immaginario. Nel panorama attuale, la pressione strategica non si esercita solo con le armi convenzionali: si manifesta nella costruzione selettiva del nemico, nella gestione delle emozioni pubbliche, nella capacità di interferire nei processi decisionali senza apparire. La guerra si frammenta, si espande, si integra in contesti civili ed economici. Questo incontro propone una lettura articolata del conflitto contemporaneo, tra scontro visibile e influenza silenziosa. Non si parlerà solo di guerre nel mondo.

Si parlerà del mondo in guerra.

Alessandro Politi. Direttore della NATO Defense College Foundation, analista politico-strategico con oltre trent’anni di esperienza. Ha lavorato come consulente per Ministri della Difesa e istituzioni italiane ed europee. Autore di numerosi saggi e libri su sicurezza e geopolitica, insegna geopolitica e intelligence alla SIOI.

Germano Dottori. Consigliere scientifico di Limes. Ha insegnato Studi Strategici presso la Luiss-Guido Carli. Svolge attività di consulenza in Parlamento dal 1996 nei campi della politica estera, di sicurezza e difesa. È stato consigliere per gli affari delegati del Sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi. Autore di numerosi saggi, pubblicati in Italia ed all’estero.

Claudio Bertolotti. Direttore di START InSight e analista strategico, ricercatore associato e docente presso l’ISPI, è membro esperto sulla prevenzione della radicalizzazione e il contrasto al terrorismo presso lo EUKH della Commissione europea.  Già capo sezione contro-intelligence della NATO in Afghanistan con vasta esperienza in aree di crisi e rappresentante italiano presso la “5+5 defense Initiative” (20015-2023), è autore di numerosi saggi e articoli scientifici.

Ore 21.00
“Non credere ai tuoi occhi!”
Con: Marco Aimone, Luca Bono, Matteo Rampin, Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica
Dove: Teatro Juvarra, Circolo Amici della Magia (Via Filippo Juvarra 15, Torino)

Sappiamo davvero distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è? L’incontro propone un viaggio affascinante nel territorio incerto della percezione, dove magia, psicologia e scienza forense si incontrano per esplorare i meccanismi dell’inganno e della costruzione della verità.

A guidare il pubblico sarà Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia, custode di una tradizione torinese che fonde arte scenica e mistero. Con lui, Luca Bono, illusionista tra i più brillanti della scena internazionale, darà vita a dimostrazioni dal vivo che mettono in discussione ciò che crediamo di sapere: l’attenzione può essere deviata, la realtà sospesa, l’evidenza manipolata.
Matteo Rampin, psichiatra esperto di illusioni cognitive e manipolazioni percettive, porterà il pubblico dentro i meccanismi della mente, svelando come e perché vediamo ciò che vogliamo vedere — o che qualcuno vuole farci vedere. Infine, il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica mostrerà come, ogni giorno, la scienza investigativa debba confrontarsi con falsi indizi, simulazioni, tracce fuorvianti – e come l’osservazione rigorosa riesca a smascherare l’illusione.

Non uno spettacolo, né una conferenza: un’indagine dal vivo sui limiti della nostra percezione.
Perché, tra palco e scena del crimine, il confine è sottile. E riconoscere l’inganno è, prima di tutto, un atto di consapevolezza.

Ore 18.00 – Sala Conferenze
“Archeologia invisibile del Crimine”
Con: Museo Egizio e Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica
Dove: Museo Egizio – Via Maria Vittoria 3/M, Torino

Ogni oggetto custodisce informazioni che trascendono la percezione immediata dei nostri sensi. Aspetto, dimensione, forma, colore e le tracce superficiali lasciate dall’uomo, dalla natura o dal tempo costituiscono dati iniziali, ma non esaustivi, sulla storia e sul ciclo di vita del reperto. L’applicazione di metodologie scientifiche avanzate consente oggi di interrogare gli oggetti in maniera molto approfondita. Tecniche chimiche, fisiche e radiologiche permettono di analizzare materiali, metodi di produzione, alterazioni e conservazione, restituendo informazioni altrimenti inaccessibili. In ambito forense, questa prospettiva rende possibile ricostruire eventi, identificare modalità operative e attribuire responsabilità, trasformando reperti apparentemente ordinari in fonti documentali cruciali per svolgere le indagini. La collaborazione tra istituzioni scientifiche e investigative, supportata da strumenti digitali e di imaging avanzato, crea un network di competenze che valorizza la capacità degli oggetti di raccontare storie invisibili. Una sorta di “archeologia invisibile” che trova applicazione anche nello studio dei fenomeni criminali, evidenziando come la scienza possa portare alla luce ciò che era nascosto.

Se ne parlerà in una conferenza a cura del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica e del Museo Egizio. Un approfondimento sulle più aggiornate tecniche di analisi forensi di tipo tecnico scientifico, con un affondo su alcuni delitti dell’antico Egitto.

Al termine della conferenza, sarà possibile visitare liberamente l’ala “Materia. Forma del Tempo”, l’allestimento permanente, inaugurato ad ottobre 2024, che espone gli esiti delle più aggiornate ricerche scientifiche sulla collezione del Museo Egizio e che indaga la materialità degli oggetti, tra legni, pigmenti, vasi in ceramica e oggetti in pietra.

Ore 16.00
“Dracula VS Sherlock Holmes”
Con: Marco Zatterin e Fernando Gentilini

Tra Sherlock Holmes, il celebre detective partorito dalla mente di Arthur Cona Doyle e il mondo dei vampiri esiste un legame a lungo disconosciuto che passa attraverso le gesta di Van Helsing e Dracula. Inscenando un match estemporaneo che coinvolgerà direttamente il pubblico, chiamandolo a pronunciarsi rispetto agli uni o agli altri, ne parlano il giornalista e scrittore Marco Zatterin, autore del recente “Sherlock contro Dracula” e il diplomatico e scrittore Fernando Gentilini, autore de “L’Atlante delle Città Eterne”.

 

Ore 18.00

“Anatomia della mente seriale. Serial Killer in Italia e nel mondo” 

Con: Fabrizio Russo, Erika Tortello, Magda Tresoldi
Dove: LAD – Liceo Artistico e Design – Via Giuseppe Barbaroux 25, Torino

Cosa si nasconde davvero nella mente di un serial killer? Quali meccanismi psicologici, culturali e sociali rendono possibile la reiterazione della violenza come forma di controllo?

L’incontro propone un’indagine trasversale sui profili seriali della criminalità: personalità manipolatorie, relazionali, integrate, che agiscono nell’ombra della normalità, costruendo una traiettoria omicida fatta di freddezza, ritualità e dominio.

Il prof. Gerardo Panchi, docente di criminologia all’Universidad Autónoma del Estado de México, analizzerà il caso emblematico di Gregorio “El Goyo” Cárdenas, uno dei primi serial killer messicani riconosciuti, il cui percorso giudiziario e mediatico solleva interrogativi profondi sul rapporto tra devianza, riabilitazione e potere istituzionale. Accanto a lui, le criminologhe Erika Tortello e Magda Tresoldi affronteranno casi emblematici, in cui la serialità si manifesta non solo nel numero delle vittime, ma nella ripetizione di dinamiche relazionali tossiche, nella ritualizzazione dell’abuso, nei contesti di femminicidio, violenza domestica e aggressione sistemica.

A moderare l’incontro sarà Fabrizio Russo, docente di Psicologia presso l’UPO e Unito, che guiderà il pubblico in un dialogo tra ricerca scientifica, esperienza investigativa e consapevolezza civile. Un incontro per decostruire il mito del serial killer e interrogarsi su ciò che rende seriale – e spesso invisibile – il male quotidiano.